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anello zaffiro

Meraviglioso zaffiro viola trovato in un anello d’oro medievale

Solitamente quando si pensa agli zaffiri, ci si immagina una pietra preziosa di un bel colore blu. Tuttavia ne esistono anche di altri colori. La prova è questo prezioso anello d’oro medievale arricchito con uno zaffiro viola. Il suddetto, incastonato in una fascia abbellita con leoni, arrivava nientemeno che dallo Sri Lanka.

La misteriosa storia dell’anello con zaffiro viola

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Crediti foto: @Noémi Beljak Pažinová

Noemi Beljak Pazinova, archeologa presso l’Università Costantino il Filosofo di Nitra, nella Slovacchia, ha raccontato che questo anello d’oro si trovava in un castello. Si pensa che, probabilmente, l’anello ornasse non il dito di una leggiadra dama o di un potente sovrano, bensì quello di un vescovo.

Secondo l’archeologa un anello del genere aveva un profondo significato spirituale e protettivo, fornendo anche un’indicazione immediata agli astanti di quale fosse lo status sociale di chi lo indossava. Insomma: il vescovo che lo aveva al dito non solo stava cercando protezione divina, ma stava anche dicendo a tutti quanto importante e ricco fosse.

zaffiro

In realtà a trovare l’anello è stato un cacciatore di tesori nel 2001. Solo che l’anello è finito nelle mani degli archeologi solamente nel 2023. Così il team di Pazinova si è messo a studiarlo, pubblicano poi i risultati sul Journal of Archaeological Science: Reports.

Nell’Europa medievale gli anelli erano accessori comuni sia fra le donne che fra gli uomini. Tuttavia un anello d’oro con incastonata una pietra preziosa è un reperto raro e insolito. Analizzando i materiali, i ricercatori hanno scoperto che la fede era realizzata in oro a 18 carati. La gemma, invece, è un corindone da 2 carati, minerale duro che si trova sia nei rubini che nei zaffiri.

Pazinova ha poi aggiunto che la differenza principale fra zaffiri e rubini sta proprio nel colore. Solitamente i rubini sono rossi a causa della presenza di cromo, mentre gli zaffiri si trovano in diverse varietà di colori.

In aggiunta gli oligoelementi presenti nella gemma suggeriscono che la pietra preziosa sia originaria dello Sri Lanka. Il che ci sta perché questa era una fonte di minerali importante sin dall’epoca romana. E ancora oggi molti zaffiri arrivano da lì.

archeologo

Probabilmente lo zaffiro arrivò nell’Europa centrale tramite le rotte commerciali che transitavano da Aleppo in Siria o da Costantinopoli. Insolita, poi, anche la presenza di un leone. I leoni erano animali araldici gettonati nel Medioevo, simbolo di forza, coraggio, regalità e di resurrezione (per il Cristianesimo). Solo che è strano trovarlo su un anello.

Tuttavia sappiamo che i vescovi dovevano indossare anelli similari come simbolo ufficiale. Quindi questo vescovo probabilmente era di alto rango. Quello che rimane da capire è quando l’anello andò perduto o come si chiamasse la persona che lo indossava originariamente. Tutto quello che sappiamo è che il castello rimase disabitato a partire dalla seconda metà del XIV secolo, anche se lo stile dell’anello è tipico del 1300.