Storia Che Passione
johannes rebmann

Johannes Rebmann, il primo europeo a vedere il Kilimangiaro

In realtà Johannes Rebmann fu il primo uomo europeo a vedere il Kilimangiaro, dato che gli abitanti della zona non potevano non notare all’orizzonte quella montagna colossale. Ma come fece a imbattersi nel Kilimangiaro?

Johannes Rebmann e la scoperta del Kilimangiaro

johannes rebmann
Crediti foto: @Public domain, Wikimedia Commons

Johannes Rebmann nacque a Gerlingen il 16 gennaio 1820 e morì a Korntal il 4 ottobre 1876. Nato in un piccolo paesino, fin da piccolo pare che volesse diventare un predicatore. Diventato più grande, decise di diventare un missionario. Così, insieme all’amico Johann Ludwig Krapf, nel 1846 partì per l’Africa orientale.

Qui predicò il Vangelo in Kenya e altre zone, fino a quando si rese conto che l’Islam stava prendendo sempre più piede in zona. Così lui e Krapf iniziarono a recarsi sempre più all’interno in modo da contattare le popolazioni locali. E quasi senza rendersene conto, da missionari divennero esploratori.

Nel 1847 una delle popolazioni locali raccontò ai due una leggenda che rimase loro impressa nella mente. La leggenda narrava di un’enorme e altissima montagna chiamata “Kilimanshro”, la cui vetta era coperta d’argento. I due non immaginarono la cosa più probabile, ovvero che quella vetta d’argento si riferisse a una cima innevata. In fin dei conti erano in Africa, vicini all’Equatore: per loro era impensabile che qui ci potesse essere della neve.

rebmann
Crediti foto: @Robert Needham Cust, Public domain, via Wikimedia Commons

Da bravi europei, invece, interpretarono alla lettera la leggenda: per loro in cima a quella montagna doveva esserci un tesoro. Così decisero di organizzare una spedizione esplorativa nelle terre del popolo Chaga. Dopo aver ottenuto il permesso del governatore di Mombasa, Rebmann partì. Però da solo: Krapf non lo accompagnò questa volta.

Rebmann partì da Mombasa il 27 aprile 1848 e dopo due settimane riuscì ad avvistare il Kilimangiaro. Era il primo europeo a vedere questa montagna. Una volta giunto in vista della montagna, Rebmann si rese conto di aver preso un abbaglio. La cima non era ricoperta di argento e tesori, bensì di neve. Con buona pace della latitudine. Così nel 1849 pubblicò le sue osservazioni, ma la comunità scientifica non gli diede retta: anche per loro non poteva esserci neve a quella latitudine.

kilimangiaro

Ma i viaggi esplorativi di Rebmann non si conclusero qui. Mentre nel 1849 Krapf scopriva il Monte Kenya, ecco che l’inossidabile coppia di esploratori trovarono i Grandi Laghi e il Monte Meru. Nel mentre Rebmann imparò diverse lingue e realizzò anche un dizionario swahili.

Purtroppo nel 1875 le avventure di Rebmann giunsero a termine. Sviluppò una forma di cecità per cause ignote, cosa che lo costrinse a tornare in Europa. Si stabilì così a Korntal, vicino Stoccarda, ma il 4 ottobre 1876 morì a causa di una polmonite.