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ponte romano

In Svizzera trovati i resti di un antico ponte romano

Usate un po’ di fantasia. Perché quelli che vedete in foto sono i resti di un antico ponte romano appena scoperto in Svizzera. Gli archeologi, infatti, non riportano alla luce solamente templi, ville e teatri, ma anche infrastrutture antiche come i ponti. Questo, in particolare, risale a circa 2mila anni fa.

Un antico ponte romano

ponte romano
Crediti foto: @Joel Furrer

A trovare quanto restava di questo antico ponte romano sono stati gli archeologi del Servizio archeologico del Canton Berna. Durante alcuni scavi vicino al fiume Zihl, ad Aegerten, in Svizzera, ecco che hanno ritrovato i resti di un ponte risalente a 2mila anni fa.

I ricercatori hanno trovato più di 300 pali di quercia, ancora conservati nelle falde acquifere. A detta degli archeologi, si tratterebbe delle travi che sostenevano un ponte facente parte della Trasversale del Giura, una rete di trasporti alquanto importante che metteva in collegamento le vie d’acqua con quelle terrestri.

In origine questo ponte si trovava alle porte di Petinesca (oggi conosciuta come Studen), una cittadina romana che serviva soprattutto per fare manutenzione delle strade localmente e per garantire la sicurezza della zone.

ponte romano resti
Crediti foto: @Joel Furrer

Le analisi dendrocronologiche effettuate hanno permesso di stabilire che la costruzione del ponte risaliva al 40 a.C. circa, subito dopo la conquista romana degli Elvezi. Questi ultimi erano una confederazione di tribù che vivevano sull’altopiano svizzero.

Lo studio ha anche permesso di scoprire che il ponte era stato riparato e ricostruito più e più volte, l’ultima delle quali risaliva al 369 d.C., durante il regno dell’imperatore Valentiniano.

accampamento romano

Nell’ex letto fluviale dove il ponte passava, poi, gli archeologi hanno trovato anche diversi manufatti, come ferri di cavallo, collari, chiavi, monete, asce, chiodi da scarpe e anche un tridente da pesca. Secondo i ricercatori non si trattava di oggetti accidentalmente caduti nel fiume, bensì di oggetti deliberatamente abbandonati lì come deposito rituale.