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Il conclave più lungo della storia: l'elezione di papa Gregorio X

Il conclave più lungo della storia e un omicidio inaspettato: storie del XIII secolo

Cosa accada durante un conclave resterà per sempre una domanda aperta a troppe risposte! Un pensiero che esercita il suo fascino su molti e fa arrovellare perfino gli statisti più pragmatici. La sua durata non è specificata, poteva accadere che si protraesse per giorni o settimane, perfino mesi. Quello più lungo in assoluto durò dal 1268 al 1271. Ma la sede rimase davvero vacante per tutto quel tempo? E soprattutto, quanto i turbinii politici cambiarono i posizionamenti interni al conclave? Beh, se di mezzo ci fu un omicidio, allora la risposta a quest’ultima domanda è abbastanza scontata…

Il conclave più lungo della storia: l'elezione di papa Gregorio X

Alla morte di papa Clemente IV seguì quello che ancora oggi al chiudersi dell’ennesima votazione, è il conclave più lungo della storia. L’elezione si aprì nel 1268 nella città di Viterbo e l’inusitata lunghezza sarebbe da imputare alle inesauribili contrapposizioni tra i cardinali. L’accordo, al chiudersi di ogni votazione, sembrava irrimediabilmente irraggiungibile e il soglio pontificio continuava a rimanere scoperto.

Il collegio cardinalizio al momento della morte di Clemente IV contava ben 20 componenti. Il posizionamento politico di tutti poteva non essere così chiaro come si può immaginare ma si può operare una bipartizione senza troppe incomprensioni. Un partito apertamente filofrancese, uno filoangioino e un ultimo filotedesco. Ogni elettore tendeva inoltre a fare l’interesse della propria famiglia. E se qualcuno immagina il conclave come un evento privo di perigli si sbaglia: ben due cardinali morirono durante le votazioni.

conclave, Gregorio X

La situazione politica di quegli anni pesava sul papato. Si abbatté sul mondo cattolico la morte di Corradino di Svevia decapitato a Napoli da Carlo d’Angiò. Un altro evento traumatico si svolse invece a Viterbo durante il conclave stesso: quando Enrico di Cornovaglia, nipote di Enrico III d’Inghilterra, perse la vita per mano del vicario di Carlo d’Angiò.

Il nipote del re d’Inghilterra aveva partecipato all’ottava crociata. Al seguito del re di Francia e Carlo d’Angiò, fece ritorno in Italia con il corteo funere che trasportava le ossa di Luigi IX morto durante la crociata, fermandosi proprio a Viterbo. Qui in occasione della messa tenutasi a San Silvestro, i cugini Guido e Simone di Montfort per vendicarsi dell’assassinio del padre, trafissero Enrico con la spada. L’increscioso incidente costrinse Filippo III e Carlo d’Angiò a lasciare la città.

La profanazione del luogo sacro e lo spargimento di sangue fece scalpore in tutta Europa, e al cambio degli esponenti politici e degli equilibri anche il conclave ne risentiva! La lunga permanenza dei cardinali nella città di Viterbo iniziò a provare sensibilmente la popolazione che stanca decise di segregarli nel Palazzo dei Papi.

Non solo i viterbesi li chiusero cum clave all’interno del palazzo ma ridussero drasticamente anche le vivande a disposizione. Nonostante le mille soluzioni che l’ingegno aveva suggerito ai viterbesi per accelerare quella ormai stantia pratica, non c’era ancora nessun successore di Pietro! Addirittura scoperchiarono il tetto del palazzo esponendo i cardinali alla intemperie per sollecitarli: senza successo.

conclave, elezioni

I magistrati di Viterbo ancora mantenevano il divieto per i cardinali nel 1271 di lasciare il palazzo fino l’avvenuta elezione. Nella città allora giunsero una serie di alti esponenti della nobiltà europea e la situazione politica si fece più critica, basti pensare proprio all’assassinio di Enrico.

I porporati decisero allora di nominare una commissione composta da 10 uomini con il compito di eleggere il papa nei successivi due giorni. Il 1 settembre 1271 la commissione elesse Visconti Tedaldo. L’uomo non si trovava nemmeno in Italia ma a San Giovanni d’Acri per la crociata. Ricevuta la notizia si precipitò a Viterbo e ricevuti gli ordini venne incoronato a Roma a marzo di quell’anno con il nome di Gregorio X.