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Foto del giorno: sospeso nel vuoto, l'occhio che tutto vede

Foto del giorno: sospeso nel vuoto, l’occhio che tutto vede

Fotografia della missione spaziale STS-125, orbita terrestre bassa, maggio 1990. Il telescopio spaziale Hubble nella sua ultima, ufficiale, missione di servizio. Quell’occhio che tutto vede andava in pensione, ma non totalmente. Il telescopio è ancora oggi attivo in orbita ad una distanza compresa tra 525 e 550 km.

Foto del giorno: sospeso nel vuoto, l'occhio che tutto vede

Tutti, o comunque molti di noi, hanno sentito nominare il Telescopio Hubble almeno una volta nella vita. Questo perché si tratta di un marchingegno di straordinaria importanza. Nonostante non sia l’unico nel suo genere, Hubble riesce ad ottenere, grazie alle sviluppatissime tecnologie con le quali è equipaggiato, foto ad altissima risoluzione dello spazio più remoto.

Per la sua costruzione, pensate, collaborarono due dei più grandi organi spaziali al mondo: la NASA e l’ESA. Parliamo chiaramente delle agenzie spaziali rispettivamente degli States e dell’Europa. Il progetto del nostro anziano amico tecnologico ottenne lauti finanziamenti già negli anni ’70. Il suo lancio inaugurale sarebbe dovuto avvenire già nel 1983. Ma le cose non andarono per il meglio…

l'occhio che tutto vede foto riparazione

All’inizio degli anni ’80 ci furono dei problemi di budget e, soprattutto, nel 1986, ci fu il disastro del Challenger. Questo, per qualche anno, fu efficace deterrente contro nuove missioni spaziali. Alla fine il lancio ufficiale avvenne nel 1990 e da lì in poi l’Hubble divenne famoso in tutto il mondo, fornendo anche immagini molto importanti e conosciute.

Un’altra peculiare caratteristica del nostro protagonista odierno è che, per la prima volta, si creò un oggetto riparabile e modificabile direttamente in orbita. Dal 1990 in poi si susseguirono ben 5 missioni spaziali (durante l’ultima fu scatta la foto del giorno di oggi) in cui furono riparate le 5 componenti principali del Telescopio Hubble.

l'occhio che tutto vede ritratto Edwin Hubble

Chiudiamo con una curiosità che riguarda il nome del nostro simpatico emissario spaziale. Fonte di ispirazione per i suoi creatori fu Edwin Hubble. Parliamo di un grandissimo astronomo e astrofisico statunitense famoso per la sua legge empirica sullo spostamento verso il rosso, nota come Legge di Hubble. Ora il suo nome viaggia alto in quello spazio che tanto amò e studiò. Un buon modo per rimanere vivi per sempre.