Gli animali sono, nella stragrande maggioranza dei casi, anime gentili che migliorano la vita degli uomini. Li abbiamo addestrati a fare di tutto, dal salvataggio in mare alla ricerca di dispersi, passando per i cani da accompagnamento per i ciechi. L’unica cosa che continuano a fare, senza che nessuno glielo chieda, in maniera eccellente e autonoma, è amarci incondizionatamente. Secondo alcuni aneddoti e fonti antiche, anche Sir Isaac Newton aveva un cagnolino di nome Diamond, cui è legata una simpatica storiella che ora vi racconteremo.

Per precisione di informazione vi diciamo già in apertura che non ci sono evidenze storiche dell’effettiva veridicità della storia. Alcune fonti però ne parlano, inducendoci a pensare che almeno un fondo di verità ci sia. La base della vicenda è l’incidente passato alla storia come “Newton’s mischief“, nel libro di Thomas Carlyle The French Revolution: A History, compare invece il simpatico animale domestico, Diamond.
Le voci e i racconti hanno mischiato i due accadimenti, legando l’incidente alla storia di Diamond, sebbene alcuni storici credono che Newton non ebbe mai nessun animale domestico. Fatte queste dovute premesse, vediamo ora insieme in cosa consiste questo incidente e come, probabilmente, c’entrò il cane Diamond.

La storia racconta che, dopo 20 anni di appunti presi dal grande scienziato inglese, un giorno accadde l’imprevedibile. Immaginate cosa succede di solito nelle disgrazie quando una pila di fogli preziosissimi si trova in prossimità di una candela. Sì, esatto, quella candela cadde e diede fuoco a due decenni di appunti scrupolosi e sudati di Isaac Newton. Ed ecco che entra in gioco il cane Diamond!
Secondo alcune versioni e alcuni personaggi, fu lo stesso Diamond ad urtare accidentalmente quella candela e a compiere il misfatto. L’aneddoto racconta inoltre che, il saggio scienziato, anziché disperare, reagì laconicamente e seraficamente, dicendo: “Diamond, Diamond, little do you know the mischief you have done.”, ovvero, “Diamond, Diamond, tu non sai il male che hai fatto“.

Secondo altre versioni, forse più verosimili, successe semplicemente che, uscendo di casa Newton lasciò la finestra aperta con la candela accesa. Una folata di vento fece il resto e concluse la storia. Ciò che possiamo dire, alla luce di quanto sappiamo oggi, è che forse l’incidente e il piccolo incendio domestico avvennero. Probabilmente Diamond non esistette mai, o comunque nulla c’entrava nella vicenda. In ogni caso le fonti antiche e le voci che si diffusero ci regalano questo divertente aneddoto sugli animali da compagnia dei grandi del passato.