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Coprimozzo arrugginito? No, questo è il Disco di Sabu

Sembra un coprimozzo, ma non è… da cantare rigorosamente con la voce di Pollon. Quello che vedete in foto e che sembrerebbe essere un vecchio coprimozzo datato e anche un po’ arrugginito, in realtà è il Disco di Sabu, un manufatto archeologico egiziano fatto di pietra.

La storia del Disco di Sabu

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Crediti foto: @Martin1833, CC0, via Wikimedia Commons

Il Disco di Sabu è, in realtà, un vaso di pietra. La sua scoperta riale al 1936 quando gli archeologi lo trovarono all’interno della tomba di Sabu, un funzionario egizio sepolto nella necropoli di Saqqara durante la prima dinastia.

Quando gli archeologi lo trovarono, il manufatto era rotto. Solo successivamente fu restaurato ed entrò a far parte della collezione del Museo Egizio del Cairo.

La tomba di Sabu, o meglio, la mastaba di Sabu, ha pianta rettangolare. Le pareti sono inclinate e il tetto è piatto. A scoprirla fu l’egittologo Walter Emery. Quest’ultimo riferì che i tombaroli avevano saccheggiato la camera funeraria. Gioielli e metalli preziosi erano spariti, ma non lo scheletro di Sabu che riposava ancora nella sua bara di legno.

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Crediti foto: @أحمد بن طارق, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

I ladri avevano lasciato nella tomba anche decine di vasi in pietra e ceramica, diversi utensili in selce e rame, i resti di due buoi e una strana ciotola rotta. Emery all’epoca descrisse il Disco di Sabu come una ciotola ornamentale trilobata, larga 61 cm di diametro e alta 10 cm. La ciotola era scolpita nella metasiltite, un tipo di roccia sedimentaria metamorfica.

L’archeologo Ali El-Khouli sostiene che le ciotole di pietra piatte e larghe erano comuni fra la prima e la terza dinastia dell’antico Egitto. Tuttavia questa ciotola è alquanto insolita. Presenta tre ali sottili e curve che si innalzano dal bordo del disco. Vista dall’alto, assomiglia stranamente a un coprimozzo.

Saqqara area di scavi

Vista la sua forma peculiare, si sprecano le teorie sulla sua funzione. La spiegazione più basilare è che fosse un semplice contenitore di cibo e olio. Vista la forma particolare, poteva anche essere un’offerta per l’anima di Sabu.

Ma c’è anche chi si è lanciato in voli pindarici di pura fantasia, sostenendo che fosse parte di una turbina idraulica, parte di un tino per produrre la birra o addirittura, fantasia portami via, il pezzo di un iperpropulsore di un’astronave aliena. Qualcuno deve aver fatto un po’ troppe maratone di Stargate, evidentemente.