Storia Che Passione
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Bess di Hardwick, la contessa di epoca Tudor potente quasi quanto la regina Elisabetta I

Si chiamava Bess di Hardwick, era la contessa di Shrewsbury e la seconda donna più potente e influente d’Inghilterra in epoca Tudor, subito dopo la regina Elisabetta I. Ma era anche una donna amante dell’edilizia e dell’arredamento, nonché matriarca di alcune delle più importanti famiglie ducali inglesi. In pratica oggi non c’è famiglia aristocratica britannica che non abbia un po’ del suo sangue. Ivi inclusi gli attuali monarchi.

Chi era Bess di Hardwick?

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Crediti foto: @National Trust, Hardwick Hall

A differenza di altri nobili, Bess di Hardwick era particolarmente amata dal popolo. Questo perché, nonostante trascorresse parecchio tempo a Londra e a corte, le rimase appiccicata l’aura da ragazza del posto che si era fatta strada con le sue forze, ma senza allontanarsi dalle sue radici.

Era la figlia di John Hardwick di Hardwick e di Elizabeth Hardwick. Fu chiamata anche lei Elizabeth, anche se le rimase il soprannome di Bess. I genitori non erano per niente ricchi, anzi, la famiglia versava in difficoltà finanziarie. Il padre morì quando era ancora piccola e la famiglia finì invischiata in beghe legali relative alle proprietà e all’eredità.

Rimasta vedova, la madre di Bess si ritrovò ancora più povera di prima. E fra l’altro aveva diversi figli piccoli da crescere. Tuttavia riuscì a risposarsi e così Bess entrò a far parte della famiglia Zouche del Castello di Codnor, nel Derbyshire.

Ancora adolescente (aveva 15 anni), sposò Robert Barlow, il quale però morì poco dopo il matrimonio (a soli 13 anni). Bess divenne così una giovanissima vedova senza figli. Come vedova aveva diritto a un terzo del reddito derivante dalle proprietà e dagli affitti del marito. Memore però di quanto accaduto a sua madre e sapendo che anche lei poteva rimanere vittima di persone senza scrupoli che avrebbero potuto privarla del suo reddito, ecco che Bess si attivò subito.

Riuscì a farsi prendere come gentildonna di servizio di Lady Frances Grey, nata come Frances Brandon e figlia della principessa Maria, la sorella più giovane di Enrico VIII, sposata con Charles Brandon, Duca di Sussex. Fra l’altro, prima di Brandon, Maria era stata sposata con il re Luigi XII. Solo che il sovrano francese era molto più anziano di lei e pertanto Maria era stata regina di Francia per un periodo brevissimo.

Come? Quel cognome vi suona famigliare? Beh, Lady Frances Grey non era niente altro che la madre di Jane Grey, la sfortunata giovane donna che divenne regina per soli nove giorni prima di essere giustiziata.

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Comunque sia, mentre si trovava con la famiglia Grey, Bess incontrò sir William Cavendish, di circa venti anni più di lei. Cavendish era vedovo e aveva diversi figli, ma solo due sopravvissero fino all’età da marito: le figlie Katheryne e Ann.

Cavendish si era arricchito parecchio con lo scioglimento dei monasteri, tanto da riuscire a comprarsi la carica di Tesoriere della Camera del Re. La fortuna aveva dunque cominciato a sorridere. Bess e Cavendish, infatti, divennero di fatto la coppia più potente del Nord. Investirono in proprietà, terreni e anche in carbone e ferro.

La residenza di Chatsworth divenne la preferita di Bess (la quale amava costruire e arredare case) e qui crebbe i figli Francis, Mary, Elizabeth, Henry, William e Charles. Tuttavia durante il regno di Maria le fortune della coppia vacillarono. Accusarono Cavendish di errori nella contabilità e di appropriazione indebita durante l’ultimo anno del regno di Enrico VIII. Così dovette comparire davanti alla Camera Stellata.

Inoltre la sua salute peggiorò fino a quando morì improvvisamente. Bess era triste per la sua morte, avevano avuto un buon matrimonio. Ma non ebbe tempo per addolorarsi perché si ritrovò con parecchi debiti da pagare.

Situazione che risolse sposandosi con William St Loe, il Capitano della Guardia della Regina Elisabetta. Fra i due pare che ci fosse parecchio affetto, ma il loro matrimonio fu rovinato da liti con la famiglia di lui. Ad un certo punto sir William morì all’improvviso (si vocifera avvelenato dal fratello che malvedeva la coppia).

Tornata di nuovo sul mercato matrimoniale, ecco che Bess ebbe un colpo di fortuna inaspettato sposandosi con George Talbot, conte di Shrewsbury e vedovo. Anche lui era un ricchissimo proprietario terriero, molto influente.

Inizialmente il matrimonio fu abbastanza felice. Le due famiglie strinsero rapporti sempre più stretti quando Gilbert, erede di Talbot, sposò Mary, la figlia di Bess. E di novo quando Grace, figlia di Talbot, sposò Henry, il figlio di Bess.

Tuttavia gli eventi politici erano pronti a rovinare tutto. Bess, infatti, dovette prendersi cura di Maria, la Regina di Scozia, durante la sua prigionia/esilio. Inizialmente questo compito fu inteso come un grande onore. Tanto che Shrewsbury scrisse a Bess elogiandola e sostenendo che la regina Elisabetta, affidandole tale ruolo, le aveva dimostrato una grande fiducia.

Ma Elisabetta aveva giocato d’astuzia. Sapendo quando fossero ricchi i Shrewsbury e quante case e castelli avessero, ecco che aveva trovato gli strumenti adatti per tenere Maria di Scozia lontana da Londra.

Shrewsbury ospitò Maria a Tutbury, ma la regina di Scozia si lamentò di tutto. La casa era fredda, umida, squallida, poco luminosa e per niente adatta a una regina. E puzzava. Il che ci potrebbe stare visto che gli scarichi non funzionavano e c’erano cumuli di rifiuti ovunque. Gli Shrewsbury convennero che, forse, quel vecchio padiglione di caccia fatiscente che sorgeva nel bel mezzo di una fetida palude, forse non era consono per la regina.

Così la trasferirono al Castello di Sheffield. Ma anche il maniero si dimostrò freddo e miserabile. Così Maria traslocò di nuovo a Wingfield Manor, salvo essere trasferita a Chatsworth nei diversi periodi in cui si ammalò.

Ma non solo la situazione architettonica era traballante, anche quella politica era incerta. All’inizio Maria e Bess si esercitavano insieme nel ricamo, ma c’era sempre il rischio che qualcuno accusasse Bess di spettegolare con Maria a discapito di Elisabetta. E da lì alle accuse di tradimento il passo era breve.

Bess non era certo in una posizione invidiabile: doveva tenere compagnia a una regina in esilio, acconsentendo di tanto in tanto ad alcune delle sue richieste, ma doveva anche evitare accuse di favoreggiamento e tradimento.

E neanche Shrewsbury se la cavava meglio. Lo stress di essere responsabile della sicurezza del prigioniero politico più in vista d’Europa, un prigioniero che si dimostrò essere in più occasioni dedito agli intrighi e civettuolo, gli causò uno stress tale da farlo invecchiare precocemente. La situazione peggiorò quando si diffusero voci su una presunta relazione fra Shrewsbury e Maria, con annessa prole.

Il conte, poi, piangeva lacrime amare anche dal lato economico. Maria voleva continuare la finzione di essere una regina, quindi pretendeva che le magioni in cui si trovava a vivere fossero arredate all’occorrenza. Bess continuava con la sua passione di costruttrice e arredatrice di case, mentre la regina Elisabetta era alquanto restia nell’aprire i cordoni della borsa e pagargli quanto doveva.

Tanto per aggravare il carico di stress degli Shrewsbury, ci si mise il fatto che Elisabetta, la figlia di Bess, si era sposata con Carlo Stuart, il conte di Lennox. Costui era il fratello minore di Enrico Darnley, il secondo marito (morto assassinato) di Maria regina di Scozia. La madre di Enrico e Carlo era Margaret Douglas, figlia di Margaret, la sorella maggiore di Enrico VIII e moglie di re Giacomo IV di Scozia (Margaret Douglas era la figlia del secondo matrimonio).

Margaret Douglas era vissuta alla corte di Enrico VIII, salvo poi sposare Matthew Stuart, il precedente conte di Lennox. La donna aveva incolpato Maria di Scozia dell’omicidio del figlio maggiore. Solo la nascita di Arbella, figlia di Elisabetta e Charles Stuart, sembrò appianare le divergenze fra le due donne.

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Crediti foto: @Rowland Lockley

Bess stravedeva per Arbella. E per un certo periodo anche Maria di Scozia riuscì a trascorrere del tempo con la nipote. Questo almeno fino a quanto Bess, la sua famiglia e Maria non litigarono per via delle voci della presunta relazione fra la regina e Shrewsbury.

Ma Arbella era importante anche dal punto di vista politico. Per lei si prospettava un matrimonio con il cugino Giacomo VI di Scozia. Era pronipote e nipote di due regine e nipote di due contesse. In pratica attirò su di sé le attenzioni di tutti. E i complotti iniziarono a fioccare.

Intanto Bess aveva continuamente a che fare con problemi legali all’interno della sua famiglia. Così decise di stilare un inventario di tutti i suoi beni a Hardwick, la casa dove visse gli ultimi anni della sua vita. Tantissimi i mobili che Bess aveva accumulato nel corso della sua vita. La passione per l’edilizia e l’interior design non la abbandonarono mai.

Fra l’altro Bess fu una delle poche personalità dell’epoca a morire a ottant’anni senza essere decapitata, avvelenata o morta di qualche malattia mortale e incurabile.