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Arbella Stuart o di come essere un reale a volte sia una maledizione

Arbella Stuart è la prova che, a volte, nascere in una famiglia reale sia più che altro una maledizione. Cugina sia di Elisabetta I che di Giacomo I e VI di Scozia, era la successiva nella linea di successione al trono dopo i figli di Giacomo. Si potrebbe pensare, dunque, che abbia avuto una vita facile. Ma la sua discendenza reale fu probabilmente la cosa peggiore che potesse capitarle.

Arbella Stuart, una vita da reale sfortunata

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Arbella Stuart nacque a Hackney, Londra, nel 1575. Era la figlia di Charles Stuart, il fratello minore di Henry, Lord Darnley e marito di Maria Stuarda, regina di Scozia e cugina di Giacomo VI di Scozia (successivamente Giacomo I d’Inghilterra), il figlio di Maria Stuarda ed Henry.

La madre di Charles Stuart era Margaret Douglas, Contessa Lennox, figlia di Margaret Tudor, la sorella di Enrico VIII, nonché vedova di Giacomo IV, re di Scozia. Margaret Tudor, infatti, aveva sposato Archibald Douglas, il VI conte di Angus, dopo la morte di Giacomo IV. E Margaret Douglas era la loro unica figlia.

La madre di Arbella, invece, era Elizabeth Cavendish, la figlia di Bess di Hardwick, contessa Shrewsbury e probabilmente la donna più potente d’Inghilterra all’epoca, seconda solo a Elisabetta I.

Questo per dire che Arbella discendeva dalle più potenti famiglie di quel periodo storico. I genitori di Arbella si sposarono per volontà di Bess e Meg (come era meglio conosciuta Lady Lennox). Le due erano invischiate in un pericoloso gioco dinastico che sfidava apertamente Elisabetta I.

In realtà Meg aveva già fatto infuriare Elisabetta facendo sposare il figlio Henry con Maria Stuarda. Bess e Meg si dichiararono sempre innocenti, sostenendo che Charles ed Elizabeth si erano incontrati e innamorati casualmente. Ma nessuno credeva alla loro versione della storia. Anche perché con la nascita di Arbella, tramite la linea di Margaret, c’era in circolazione un’altra discendente di Enrico VIII, discendente che era pure nipote di Maria Stuarda e cugina di Giacomo VI di Scozia.

Praticamente Arbella nacque respirando intrighi e pericolo. I suoi genitori si erano sposati senza il permesso di Elisabetta I (i matrimoni fra persone con sangue reale dovevano sempre essere approvati dalla regina). Elisabetta però decise di chiudere un occhio sulla questione, forse anche in virtù della sua amicizia con Bess, il cui marito era responsabile del benessere di Maria Stuarda durante la sua prigionia.

Elisabetta I, ritratto su sfondo nero

Praticamente a Charles ed Elizabeth fu solamente chiesto di rimanere nella loro casa di Hackney insieme alla piccola Arbella. Il padre di Arbella morì poco dopo la nascita, la madre quando aveva solo 7 anni. Così Arbella fu educata dalla nonna Bess, nella casa del Derbyshire. La sua istruzione fu perfetta: conosceva parecchie lingue, la storia, la politica di corte e la musica.

Bess inizialmente la tenne lontana dalle politiche di corte, pur rendendola consapevole del suo ruolo di potenziale erede al trono. E mentre Elisabetta ritardava la scelta del suo erede, ecco che Arbella ereditò dal padre la contea di Lennox. Solo che la corona scozzese gliela tolse per conto di re Giacomo. I Lennox ormai erano considerati più inglesi che scozzesi.

Alla morte della contessa Lennox, re Giacomo tentò di rivendicare anche le tenute dei Lennox in Inghilterra, non accontentandosi di essersi preso già quelle scozzesi. La corona scozzese, poi, si appropriò anche dei gioielli dei Lennox, che in realtà Meg aveva lasciato ad Arbella.

Poi nel 1580 Giacomo diede i titoli e le proprietà dei Lennox a Esmé Stuart, impedendo così qualsiasi rivendicazione da parte della fazione di Arbella. Elisabetta arrivò anche a suggerire un matrimonio fra Arbella e il figlio maggiore di Esmé Stuart, in modo da far riavere il titolo ad Arbella. Ma la popolarità di Esmé precipitò e fu espulsa dalla Scozia.

Nel frattempo Maria Stuarda dimostrò un notevole interesse per la nipote. Maria Stuarda si fece spesso portare Arbella, almeno fino a quando non litigò con Bess. Da quel momento in poi Maria non volle più vedere Arbella.

Bess tenne Arbella in isolamento a Hardwick Hall, facendola dormire nella sua camera da letto per tenerla sotto controllo. Arbella diventava sempre più frustrata, rendendosi conto che tutto il potenziale ereditato alla nascita non le sarebbe servito a nulla.

Man mano che cresceva, in tanti chiesero la mano di Arbella: la sua discendenza reale faceva gola a molti. Ma Elisabetta vietò qualsiasi matrimonio per proteggere la successione. Ad un certo punto Francis Walshingham suggerì a Elisabetta di far sposare Arbella col cugino, Giacomo VI. In questo modo avrebbero riunito i due regni.

Ma niente da fare: Giacomo rifiutò, propose di sposare Elisabetta e finì poi con lo sposare Anna di Danimarca. E la ricerca di un papabile marito adatto per Arbella continuò.

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Bess ebbe poi un’idea audace: far sposare Arbella con Robert, Lord Denbigh, il figlio di Robert Dudley, conte di Leicester. Il che portò alla rottura fra Bess e Maria, la quale invece spingeva per far sposare Arbella col figlio.

Da adolescente, Arbella venne mandata a corte. Assai intelligente e colta, fece colpo sia su Elisabetta che su cortigiani come Walter Raleigh. Venne riconosciuta come principessa e chiamata “Vostra Altezza”. Elisabetta propendeva per un matrimonio strategico con Ranuccio Farnese, figlio del Duca di Palma e Governatore Generale dei Paesi Bassi, in modo da riportare la pace fra Inghilterra e Spagna dopo l’esecuzione di Maria Stuarda.

Ci furono altre proposte di matrimonio, con Arbella stessa che si innamorò di Robert Deveraux, il II conte di Essex, ma tutte caddero nel vuoto. Elisabetta bloccò però ogni proposta, anche quelle degli Asburgo e dei francesi.

Arbella era spesso al centro di complotti, ma rimase comunque bloccata nel Derbyshire fino ai venti anni, non potendo sposare nessuno e con la sola compagnia della nonna Bess. Nel 1602 Arbella ideò un complicato piano per sposare Edward Seymour, figlio di Lord Beauchamp. Solo che i Seymour erano discendenti di Katherine Grey, la sorella di Lady Jane Grey, la sfortunata regina dei nove giorni. Inoltre discendevano da Mary, la sorella di Enrico VIII.

Bess scongiurò il piano, evitando così la furia della regina, ma tenne ancora più prigioniera Arbella nel Derbyshire. E arrivò anche a cancellarla dal testamento. Alla morte di Elisabetta I, Arbella sperò di essere finalmente libera. Scrisse al cugino che, insieme alla moglie Anna, la accolse a corte, ma senza darle alcun ruolo politico. Solo che Arbella si annoiava a corte e continuava, suo malgrado, a essere coinvolta in complotti.

All’età di 35 anni si sposò segretamente con William Seymour, lontano pretendente al trono. Giacomo I, però, non aveva dato il via libera al matrimonio e si infuriò. Così arrestò i novelli sposi e li separò. I due provarono a fuggire. William riuscì ad arrivare sul continente, ma la fuga di Arbella si arrestò in mare, mentre era diretta in Francia. Giacomo I fece imprigionare Arbella nella Torre di Londra. Arbella si ammalò e cadde vittima della depressione. Morì poi nel 1615 dopo anni di isolamento, non si sa se per malattia, disperazione o fame.