Storia Che Passione
impronta

Appartiene a un Neanderthal l’impronta digitale più antica della Terra

Se vi serve una storia insolita per movimentare una cena, eccola qui. A chi appartiene l’impronta digitale più antica della Terra? Ovviamente a un Neanderthal. Si tratta di un record davvero inaspettato: quel puntino rosso su una roccia a forma di viso umano trovato in Spagna potrebbe proprio essere l’impronta digitale più antica del mondo. O meglio: quella più antica finora registrata.

Cosa ci racconta l’impronta digitale del Neanderthal?

impronta
Crediti foto: @Álvarez-Alonso et al. 2025; CC BY 4.0

L’impronta digitale è rossa in quanto realizzata con il minerale ocra, rosso per l’appunto. Sappiamo che i Neanderthal, i cugini più prossimi agli esseri umani moderni, si estinsero circa 40mila anni fa (e ancora non è ben chiaro come e perché). Tuttavia occuparono l’Europa per centinaia di migliaia di anni prima dell’arrivo dell’Homo sapiens.

Secondo gli archeologi che hanno trovato l’impronta, questo punto rosso rappresenti il naso su una roccia che ricorda vagamente un viso. Se questo fosse vero vorrebbe dire che i Neanderthal erano in grado di esprimersi tramite il simbolismo dell’arte Ma non tutti sono concordi con questa visione.

Bruce Hardy, antropologo e archeologo del Kenyon College, Ohio e non coinvolto nella scoperta, ha spiegato che il punto rosso è stato sicuramente fatto in maniera intenzionale. Ma oltre a ciò non ci può affermare altro. Anzi: per lui nella roccia non si vede alcun volto e il simbolismo starebbe solamente nell’occhio di chi guarda.

Lo studio pubblicato sulla rivista Archaelogical and Anthropological Sciences descrive poi nel dettaglio la scoperta avvenuta nel 2022. Gli archeologi avevano delle prove che indicavano come la zona di San Lazaro, alla periferia di Segovia, nella Spagna centrale, fosse densamente popolata dai Neanderthal fra 44mila e 41mila anni fa. Solo che non vi è nessuna prova che gli esseri umano moderni vi abbiano vissuto.

impronta digitale
Crediti foto: @Álvarez-Alonso et al. 2025; CC BY 4.0

La roccia in questione assomiglia più che a un volto a una patata. O a un volto a forma di patata, scegliete voi. Lunga 15 centimetri, presente delle incisioni verso un’estremità che potrebbero ricordare vagamente un sopracciglio. Quel punto rosso, aggiunto deliberatamente, potrebbe essere un naso.

impronta digitale NEanderthal
Crediti foto: @Álvarez-Alonso et al. 2025; CC BY 4.0

Il punto è stato applicato da un Neanderthal adulto, mentre la pietra è stata messa appositamente al riparo sotto la roccia, vicino al fiume dove si era formata. Questa pietra va a inserirsi nell’eterno dibattito in merito all’esistenza dell’arte astratta dei Neanderthal.

Davvero quello è un volto umano? Perché se mettiamo la pietra in orizzontale ecco che il puntino potrebbe anche rappresentare il sole all’orizzonte e le incisioni potrebbero raffigurare degli alberi, esseri umani in posizione eretta o animali.