Almanacco del 14 maggio, anno 2005: il pilota francese Didier Delsalle diviene il primo e finora unico uomo ad atterrare con un elicottero sulla cima del Monte Everest, a 8.848 metri d’altezza. L’impresa compiuta a vent’anni di distanza dal presente è da considerarsi storica per evidenti motivi. In quel giorno di metà maggio si è scritta una pagina importantissima per l’aviazione mondiale, ed è quantomeno giusto ricordarla in questo ventesimo anniversario.

Non posso esimermi dal presentarvi l’autore materiale del record. Didier Delsalle, nato ad Aix-en-Provence, classe 1957, entra nell’Aeronautica Militare francese nel 1979, come pilota di caccia. Successivamente inizia a pilotare elicotteri in operazioni di ricognizione e soccorso. Dieci anni d’esperienza che gli aprono le porte del pilota collaudatore, nonché come istruttore presso la scuola EPNER di Istres, in Francia. In veste di collaudatore viene assunto da Eurocopter (che, per chi non lo sapesse come il sottoscritto, è il più grande fornitore al mondo di elicotteri).

Il dettaglio non è da poco, perché è a bordo di un Eurocopter AS350 Squirrel che Didier Delsalle tenta l’impresa da Guinness dei primati il 14 maggio 2005. Alle 7:08 ora nepalese (01:23 UTC), il pilota francese fa atterrare il velivolo a pale rotanti sulla vetta del Monte Everest, a 8.848 metri. Sia il volo che l’atterraggio sono ripresi da una moltitudine di sensori e telecamere, in modo tale da convalidare il record mondiale. Per ben 3 minuti e 50 secondi Delsalle resta in cima al mondo.

Soffermiamoci per un attimo sui dati del record: sono pazzeschi. I test in loco che hanno preceduto il volo sono stati plurimi e approfonditi. Numerosi infatti gli elementi da tenere seriamente in considerazione per la buona riuscita dell’atterraggio.
La bassa pressione atmosferica anzitutto, non proprio il massimo per i rotori dell’elicottero. Poi i venti, che lassù superano i 300 km/h. Come non citare infine bassa temperatura e la carenza di ossigeno, vitale tanto per Delsalle quanto per il motore del velivolo. Per far sì che il volo e l’atterraggio avessero esito positivo, il pilota sfruttò correnti discendenti e ascendenti. Affermò in un’intervista: «Ho trovato una corrente ascensionale così forte che ho potuto salire praticamente senza potenza».

A seguito del successo, l’ex pilota di caccia decollò per tornare all’aeroporto Tenzing-Hillary di Lukla, in Nepal. Lo sforzo del 14 maggio non sarà l’unico, perché Delsalle replicherà il giorno dopo, il 15 maggio. A sua detta per non far sembrare il tentativo del giorno precedente un semplice caso fortuito.