Cosa hanno in comune le persone di cui andremo a parlare ora? Oltre al fatto di essere tutti scrittori famosi, in un modo o nell’altro, ad un certo punto, sono scomparsi. In modo alquanto misterioso, a dire il vero. Alcuni poi sono ricomparsi, altri rimangono ancora oggi dispersi nel nulla.
Scrittori scomparsi e poi riapparsi (alcuni, almeno)

Ipotesi anche stravaganti circondando la scomparsa di questi scrittori famosi. Ad un certo punto della loro vita, di loro non si è più saputo nulla. Alcuni poi hanno fatto nuovamente capolino, di altri, invece, si sono perse del tutto le tracce.
Agatha Christie – Agatha Christie, la più famosa scrittrice di gialli della storia, nel 1926 scomparve nel nulla. Sappiamo che, dopo un acceso diverbio col marito, salì in macchina e si allontanò nella notte. Per un po’ di lei non si seppe più nulla.
La sua auto fu trovata dalla polizia abbandonata, ma non c’erano indizi su dove lei fosse. Trascorsi undici giorni, durante i quali in tanti si erano mobilitati per trovarla, alla fine qualcuno la avvistò in un centro benessere sotto falso nome. Il marito andò così da lei, ma a quanto pare non aveva nessun ricordo di cosa avesse fatto o di dove fosse stata in quel lasso di tempo.
Qualcuno ha provato a spiegare il tutto tirando in causa un incidente d’auto con annessa amnesia. Altri parlano di un crollo nervoso a seguito della scoperta dei tradimenti del marito. Quello che è certo è che, poco tempo dopo, divorziò dal marito. Il che fa pensare che quest’ultima teoria sia la più plausibile.
C’è anche chi sostenne che si trattò tutto di una trovata pubblicitaria per promuovere i suoi libri. Fatto sta che non parlò mai dell’accaduto, limitandosi a continuare a scrivere i suoi romanzi bestseller.
Barbara Newhall Follet – Questa bambina prodigio, scrisse il suo romanzo d’esordio nel 1927, a soli 12 anni. “La casa senza finestre” fu un successo strepitoso, ottenne critiche positive e due anni dopo pubblicò il suo secondo romanzo. Nonché ultimo, visto che il padre se ne andò di casa, lasciando lei e la madre in gravi difficoltà economiche.
Follet, dopo solo due romanzi, abbandonò di punto in bianco la carriera letteraria. Sposò Nickerson Rogers e divenne una segretaria. Il loro matrimonio fu alquanto travagliato. Nel 1939 abbandonò il tetto coniugale, non tornando più nella casa di famiglia e scomparendo nel nulla. La madre la cercò per anni, ma di lei non saltò fuori più nessuna traccia. Qualcuno sospetta che si suicidò, altri parlano di omicidi, forse collegati ai problemi coniugali. Ma il suo corpo non fu mai trovato, dunque si tratta di teorie.
La cosa curiosa è che la sua scomparsa ricorda stranamente da vicino la trama del suo primo romanzo, dove una ragazza decide di abbandonare casa sua per scomparire nella natura.

Connie Converse – Scrittrice e musicista, iniziò la sua carriera a New York negli anni Cinquanta. Dopo un decennio di tentativi a vuoto, si trasferì nel Michigan. Qui, nel 1974, lasciò alla sua famiglia una serie di biglietti che tristemente annunciavano il suo desiderio di sparire per iniziare una nuova vita. La depressione avanzò fino a quando un giorno, salì sul suo Maggiolino e se ne andò via. Nessuno sa dove sia andata o che fine abbia fatto. Qualcuno ipotizzò che semplicemente si fosse trasferita altrove per iniziare la sua nuova vita. Altri pensano che si sia suicidata.
Salomone Northup – Autore di “Dodici anni schiavo”, nacque a New York nel 1807 e lavorò inizialmente come violinista professionista. Durante un concerto lo catturarono e lo vendettero come schiavo, nonostante fosse nato come un uomo libero. Lo liberarono solamente dopo che la sua famiglia riuscì a fornire le prove che lui era un uomo libero.
A seguito del suo rilascio, divenne una figura pubblica e iniziò a organizzare incontri per raccontare la storia della sua vita, sostenendo così l’Abolizionismo. Tuttavia, durante un tour di conferenze in Canada, scomparve nel nulla. Anche di lui nessuno seppe più niente. Qualcuno sostenne che fu nuovamente catturato e rivenduto come schiavo, ma vista la sua età al momento della scomparsa, appare assai improbabile. Altri sostennero che la fama gli diede alla testa, tato da diventare un vagabondo e scomparire a seguito di una sbornia.

Edgar Allan Poe – La vita e la carriera letteraria di Edgar Allan Poe furono alquanto infelici. Ma proprio quando la vita stava finalmente per prendere una svolta positiva, Poe scomparve. All’epoca stava per sposare il suo primo amore dopo un breve viaggio da Richmond a Filadelfia, arrivando poi fino a New York. Ebbene: scomparve prima di Baltimora e per una settimana di lui non si seppe nulla.
Lo ritrovarono infine in stato delirante fuori da una taverna, mentre indossava abiti che non erano i suoi. Lo portarono d’urgenza al Washington College Hospital, curandolo in una stanza senza finestre e gestito da un solo medico. Morì in ospedale una settimana dopo. Ufficialmente lo dichiararono morto per una congestione cerebrale, termine che all’epoca usavano per indicare chi era morto a causa dell’alcol o della droga. Fra l’altro non eseguirono nessuna autopsia.
Ma qualcosa non torna. Le cose stavano andando bene, perché dunque darsi all’alcol o alla droga? Certo, alcuni dei suoi nemici volevano che fosse ricordato come un tossicodipendente da oppio e un forte bevitore. Ma altri sostengono che, mesi prima della sua scomparsa, Poe abbandonò la bottiglia, unendosi fra l’altro ai Figli della Temperanza.
Un’altra teoria sostiene che sia morto di rabbia, il che spiegherebbe i sintomi del delirio e la sua presunta riluttanza a bere acqua mentre si trovava in ospedale. Altri parlano di un’influenza trasformatasi in polmonite, tanto che la fidanzata e il medico avevano dichiarato, prima della sua scomparsa, che era troppo malato per poter viaggiare.




