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I Ballerini Haniwa, le spettrali statuette che si pensa contengano le anime dei defunti

Quelle che vedete sono le statuette note come i Ballerini Haniwa. Ci troviamo in Giappone e se vi sembrano un po’ inquietanti è perché queste statuette parteciparono a un funerale 1.500 anni fa. E si dice che contengano gli spiriti dei defunti.

Le inquietanti statuette Haniwa

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rediti foto: @Tokyo National Museum , CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Nel periodo Kofun (dal 300 al 710 della storia giapponese), si era soliti seppellire i defunti in grandi tumuli insieme a parecchi oggetti funerari. Sparsi intorno ai tumuli c’erano anche alcuni oggetti chiamati “haniwa”. Si trattava di cilindri di argilla sulla cui sommità erano presenti delle figure anche esse fatte di argilla.

Tali haniwa erano usati come offerte per i defunti. Quelle che vedete qua sopra, in particolare, divennero note come i Ballerini Haniwa o le Persone Danzanti o anche i Danzatori di Terracotta Haniwa. Facenti parte della collezione del Museo Nazionale di Tokyo, la loro scoperta risale al 1930.

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Crediti foto: @Gary Todd from Xinzheng, China, CC0, via Wikimedia Commons

Gli archeologi le ritrovarono durante gli scavi in un antico cimitero nella prefettura di Saitama, a nord di Tokyo. Risalgono a circa 1.500 anni fa. Secondo il museo, gli Haniwa erano tipici del periodo Kofun. Erano usati praticamente solo come decorazioni tombali.

In origine erano dei semplici cilindri di argilla. Ma col passare del tempo divennero sempre più elaborati, soprattutto in cima, dove comparvero figure di esseri umani, animali, case, armature e barche. Solitamente erano usati per delimitare i confini delle tombe e si pensava che alcuni di essi potessero contenere le anime dei morti.

I Ballerini Haniwa sono fra quelli più particolari. Hanno bocche e occhi che sono dei semplici fori. Le braccia sembrano dei bastoncini e la parte superiore del corpo finisce con una base cilindrica al di sotto di una cintura sottile.

La posizione curva delle braccia e le bocche aperte hanno fatto ipotizzare che si trattasse di cantanti o ballerini. Uno studio del 2008, invece, condotto dall’archeologo Yoshio Negita ha ipotizzato che si trattasse di un uomo e di una donna. Visto che la statuetta più piccola presenta dell’argilla ai lati della testa, ecco che il ricercatore ha pensato che l’haniwa potesse rappresentare un contadino.

Nel 2007, invece, l’archeologo Yoshimichi Tsukada, in un altro studio, aveva suggerito che si trattasse di due pastori che tenevano le redini dei loro cavalli.

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Crediti foto: @Gary Todd from Xinzheng, China, CC0, via Wikimedia Commons

Comunque sia, nel corso del tempo, migliaia di haniwa sono stati trovati. E c’è una chicca. Avete presente i giroidi che potete dissotterrare nel gioco Animal Crossing? Ebbene, la versione giapponese del gioco li chiama haniwa e sono basati proprio su queste antiche sculture di argilla. Quindi sì: in pratica avete appena disseminato la vostra isola di statuette dedicate ai defunti.