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croce cristiana

Incredibile scoperta: croce cristiana trovata ad Abu Dhabi

Questa volta gli archeologi hanno riportato alla luce un’incredibile croce cristiana in stucco in un posto abbastanza inaspettato. La croce cristiana in questione, antica di 1.400 anni, si trovava sull’isola di Sir Bani Yas, ad Abu Dhabi. Il che fornisce una prova senza precedenti del fatto che qui, fra il VII e VIII secolo, c’era una fiorente comunità cristiana.

Cosa ci racconta la croce cristiana di Abu Dhabi?

croce cristiana
Crediti foto: @Dipartimento della Cultura e del Turismo degli Emirati Arabi Uniti

La scoperta della croce cristiana, lunga 27 centimetri, larga 17 centimetri e spessa 2 centimetri, è da attribuirsi al team di archeologi del Dipartimento della Cultura e del Turismo degli Emirati Arabi Uniti. La scoperta è avvenuta nel contesto del primo grande scavo effettuato in zona in più di tre decenni.

Il manufatto si trovava fra le case a corte a nord del complesso monastico cristiano che sorge sull’isola. Si pensa che in quella zona vivessero i monaci anziani. In precedenza, negli anni Novanta, qui scoprirono una croce molto più piccola. Quella prima croce servì a dimostrare che quell’insediamento era di origine cristiana.

Ma la croce in stucco trovata ora è parecchio più grande. Inoltre il manufatto incorpora parecchi motivi regionali tipici. Alla base della croce c’è una piramide a gradoni che rappresenta il Golgota, con foglie che spuntano alla base.

croce monastero
Crediti foto: @Dipartimento della Cultura e del Turismo degli Emirati Arabi Uniti

La scoperta fornisce una prova chiara che all’epoca, in zona, coesistevano pacificamente comunità cristiane e islamiche. Hager Al Menhali, l’archeologa che ha scoperto la croce, ha individuato un’impronta digitale sul retro della croce. Forse a lasciarla fu l’artigiano che realizzò questo oggetto sacro.

Sappiamo che la comunità cristiana della zona apparteneva alla Chiesa d’Oriente, ramo del Cristianesimo che si estendeva dal Medio Oriente alla Cina. Le prove archeologiche suggeriscono che Cristianesimo e Islam coesistevano pacificamente nella regione, con frequenti scambi commerciali e comunicazioni.

Gli edifici finora trovati nell’insediamento mostrano pochi segni di crollo e macerie. Il che indica che, forse, i residenti lasciarono volontariamente la zona e che non furono costretti ad andarsene da catastrofi o guerre.

croce monastero sito
Crediti foto: @Dipartimento della Cultura e del Turismo degli Emirati Arabi Uniti

L’isola di Sir Bani Yas, ad Abu Dhabi, comunque, fa parte di un’ampia rete di siti cristiani nel Golfo Persico. In effetti, monasteri similari sono riemersi in Kuwait, Iran e Arabia Saudita. Gli scavi hanno permesso di riportare alla luce anche ceramiche, manufatti in vetro e una bottiglia color verde mare.

Tali ritrovamenti suggeriscono che i monaci vivessero in strutture costruite con spesse pareti di calcare e corallo, per proteggersi dal caldo. Inoltre avevano dei sofisticati sistemi di cisterne per accumulare l’acqua.