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Foto del giorno: quel simpaticone del Papa

Foto del giorno: quel simpaticone del Papa

Fotografia di Rene Leveque, Parigi, Francia, 30 maggio 1980. Papa Giovanni Paolo II prende di mira i fotografi che lo hanno accompagnato durante una visita a Parigi. Lo scatto, che risale alla prima visita ufficiale del sommo pontefice in Francia, ha tanto un valore iconografico, quanto storico. Questo perché restituisce bene l’immagine di Giovanni Paolo II come figura capace di mescolare la solennità – derivata ovviamente dal suo ufficio – con gesti spontanei e scherzosi, che colpivano profondamente l’opinione pubblica.

Foto del giorno: quel simpaticone del Papa

Rene Leveque colse il papa in un momento di pura leggerezza. Giovanni Paolo II si divertì a prendere bonariamente di mira i fotografi, mimando un binocolo con le mani. Un gesto che riflette bene il suo carattere comunicativo (sul quale millemila pagine sono state scritte e altrettante parole sono state spese) diretto e “teatrale”. Non è un caso: Karol Wojtyła aveva una formazione teatrale e sapeva usare il linguaggio del corpo in modo immediato ed efficace.

Il viaggio in Francia, che si svolse tra il 30 maggio e il 2 giugno 1980, non era un pellegrinaggio qualsiasi. Per Giovanni Paolo II, appena da due anni pontefice, si trattava di un momento di enorme rilievo politico e spirituale. La Francia, una delle culle del cattolicesimo europeo, era altresì laboratorio di laicità e secolarizzazione. Insomma, rappresentava una sfida particolare, e Wojtyła lo sapeva bene, per questo preparò il viaggio con attenzione.

Papa discorso a Parigi 1980

Il 30 maggio, arrivando a Parigi, fu accolto con entusiasmo. La capitale francese era per lui non solo la città delle istituzioni, ma anche un simbolo della modernità laica con cui la Chiesa doveva confrontarsi.

Alla cattedrale di Notre-Dame, davanti a migliaia di fedeli e personalità, pronunciò un discorso memorabile agli intellettuali francesi: li invitò a non abbandonare la dimensione spirituale dell’uomo, a non ridurre la cultura a puro materialismo, a mantenere vivo quel dialogo tra fede e ragione che aveva nutrito la civiltà europea. Non si trattava di una difesa nostalgica, ma di una proposta. La religione poteva ancora avere un ruolo nel cuore della modernità.

Papa Giovanni Paolo II arriva in Francia

Eppure di quel momento restano, oltre alle parole, i gesti. Come quello immortalato da Levaque. Lo stesso ci dice tanto del papa e del suo modo di intendere il mondo. Sembra quasi che l’atto giocoso del pontefice, quell’occhiata finta col binocolo, fosse un modo per dire: “Vi vedo, vi tengo d’occhio, e voglio parlarvi con un linguaggio che capite, quello della vicinanza e del sorriso”. In realtà, dietro a quella leggerezza c’era una strategia comunicativa molto consapevole. Giovanni Paolo II aveva capito che il suo messaggio, per arrivare lontano, doveva passare anche attraverso i media, attraverso immagini semplici e immediate, esattamente come questa di cui vi ho reso partecipi.