Facciamo un salto in Iran perché un team di archeologi impegnato in uno scavo dalle parti di Tepe Chalow, Iran nordorientale, ha riportato alla luce una tomba di alto rango dell’età del Bronzo contenente un ricco tesoro. Pensate che ospitava ben 34 corredi funerari, tutti riccamente lavorati.
Il tesoro della tomba d’élite in Iran

Così come sottolineato in uno studio pubblicato sul Journal of the British Institute of Persian Studies, la tomba rinvenuta nella zona di Tepe Chalow apparteneva a una giovane donna. All’interno della sepoltura c’era un ricco tesoro composto da manufatti realizzati in oro, avorio, lapislazzuli, bronzo e clorite.
Fra i reperti più notevoli figuravano di sicuro dei vasi decorati per cosmetici, una spilla di bronzo a forma di mano che sorreggeva una piccola rosa e anche un sigillo con motivi simbolici. Proprio quest’ultimo ha fatto ipotizzare che la donna sepolta nella tomba potesse aver svolto un ruolo importante in ambito commerciale o anche amministrativo.
Gli autori dello studio hanno poi spiegato che la sepoltura era perfettamente in linea con i tradizionali riti funerari Chalow. Questi rituali prevedevano che il corpo del defunto fosse adagiato in posizione accovacciata, sul lato destro. Le mani dovevano essere posizionate vicino al visto e il corpo doveva essere rivolto verso sud-est.

Dietro la schiena del defunto, poi, erano collocati dei vasi di ceramica, così come vasi erano presenti sopra la testa e sotto i piedi. La tomba in questione, ribattezzata Tomba n.12 è una chiara indicazione di quanto la Civiltà del Grande Khorasan (GKC) fosse ampiamente diffusa alla fine del III millennio a.C. In effetti si estendeva fino al Turkmenistan, arrivando anche all’Afghanistan settentrionale e all’Iran nord orientale.

Fra l’altro i reperti rinvenuti nella tomba di Chalow indicano che ci fossero dei forti legami commerciali con alcune civiltà lontane. E si parla di legami commerciali con la Mesopotamia, il Golfo Persico e pure la Valle dell’Indo.
Ma intanto gli scavi e le indagini archeologiche vanno avanti. La speranza è che possano fornire ulteriori informazioni in merito sia ai Tepe Chalow che per quanto riguarda la più vasta eredità culturale della Civiltà del Grande Khorasan.