Una storia desolante arriva dalla Turchia. Qui, nel villaggio di Ayazini, qualcuno ha pensato che fosse una buona idea trasformare un’antica tomba frigia rupestre risalente a 3mila anni fa in un bar-ristorante. Ovviamente si è trattato di un caso di abuso illegale del patrimonio culturale su cui sono intervenute anche le autorità.
Trasformare una tomba frigia in un bar: succede in Turchia

La tomba frigia in questione si trova nel villaggio di Ayazini, nella valle di Afyonkarahisar, in Turchia. Questo sacro sito di sepoltura è inserito nella Lista Propositiva del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Nonostante questo, ecco che è stato usato senza autorizzazione e trasformato in uno spazio commerciale.
Con tanto di sedute, tappeti, elettricità e anche un sistema di riscaldamento a camino. A segnalare l’accaduto per la prima volta è stato Hurriyet, il quale aveva fatto notare che quel bar-ristorante che operava con il nome di “Tas Bahce” (“Giardino di pietra”) e che si promuoveva sui social con didascalie del tenore di “Lo splendore delle pietre”, era illegale.
Diverse foto e video presenti sui social mostravano persone felici e sorridenti mentre sostavano nelle antiche camere di pietra della tomba, ristrutturate con comfort moderni. Oggetti decorativi erano stati incastonati direttamente nella pietra. E stessa sorte era toccata all’impianto elettrico, con i cavi che avevano perforato la roccia antica. Stessa cosa per quanto riguarda il sistema di riscaldamento installato dentro le camere di sepoltura.

All’interno spiccavano arredi di legno e l’installazione di porte invernali trasparenti, mentre all’esterno c’era anche un’altalena. Inutile dire che questo tentativo di attirare i turisti non era autorizzato dal Consiglio Regionale per la Conservazione della Turchia.
Ovviamente la comunità archeologica si è sollevata indignata dinanzi a tale vicenda. Così, il Ministero della Cultura e del Turismo turco, accogliendo le proteste pubbliche, ha subito avviato un’indagine formale. Birol İnceciköz, Direttore Generale dei Beni Culturali e dei Musei, ha già confermato che tutti i lavori fatti nella tomba erano abusivi e violano le leggi turche sul patrimonio culturale.
Per questo motivo hanno avviato un’azione legale. Il fatto è che la tomba si trova su un terreno privato, ma avendo lo status di sito archeologico protetto, ecco che qualsiasi sua modifica richiede un’autorizzazione ufficiale.

Al momento le autorità del museo di Afyonkarahisar sono intervenute togliendo tutte le modifiche (via i tappeti, i mobili e gli impianti elettrici), riportando così la tomba alle sue condizioni originali.
Nel frattempo il proprietario dell’attività ha negato qualsiasi intento malevolo e ha spiegato che aveva fatto domanda di autorizzazione, anche se stava ancora aspettando la risposta. Ha poi aggiunto di aver pagato una tassa di risarcimento, anche se questa tassa non si applicava alla zona della tomba. E ha proseguito annunciando che l’attività sarebbe ora continuata al di fuori della zona di interesse storico.