Quelli che vedete in foto sono gli aghi da agopuntura in acciaio più antichi del mondo. O almeno, quelli ritrovati finora. E ovviamente si trovavano in una tomba cinese, più precisamente nella celebre tomba del Marchese di Haihun, nella provincia di Jiangxi, nella Cina orientale. Pensate che hanno almeno 2.000 anni o poco più.
La rivoluzione degli aghi da agopuntura in acciaio

Gli aghi da agopuntura in acciaio si trovavano riposti in un tubo di giada, a sua volta collocato in una scatola laccata e dorata posta vicino a Liu He. Costui era un imperatore deposto appartenente alla dinastia Han occidentale (206 a.C. – 25 d.C.). Diventato successivamente noto come Marchese di Haihun, ecco che gli aghi purtroppo erano frammentati e corrosi.
Yang Jun, il responsabile del team di archeologi che ha scavato la tomba, ha spiegato che all’interno della sezione spezzata del tubo di giada erano ben visibili cinque frammenti di ago. Solamente un ago è stato estratto del tutto, gli altri sono rimasti incastrati all’interno.

Per evitare di rovinare il reperto i ricercatori hanno analizzato solamente i frammenti che si erano staccati da soli. Gli esami hanno dimostrato che quegli aghi erano realizzati in acciaio tramite una tecnica di produzione antica. Inoltre avevano un diametro incredibilmente sottile, di soli 0,3-0,5 millimetri, praticamente come gli aghi da agopuntura moderni.
Su un’etichetta di legno, poi, c’era la scritta “Nove Aghi Completi”. Proprio questa scritta ha confermato l’identità dei reperti visto che in antichi testi medici si parlava proprio di questi particolari “Nove Aghi”.
Zhou Qu, ricercatore presso l’Accademia Cinese delle Scienze Mediche Cinesi, ha poi sottolineato l’importanza di questa scoperta. In origine si usavano aghi di ferro, solo che quelli arrugginivano facilmente, causando infezione. Si provò a usare allora l’oro o l’argento, ma non solo sono metalli troppo morbidi per tale funzione, ma erano anche difficili da lavorare così sottili.

Con l’avvento degli aghi d’acciaio, invece, la medicina cinese poté sperimentare tecniche più sofisticate e una maggior permanenza sul corpo. Inoltre Gu Ma, direttore dell’Accademia, “questa è la prima prova fisica della presenza di aghi medicali in acciaio in Cina”.