In un palazzo nobiliare della Torino di fine XVIII secolo nasce un personaggio estroso, destinato alla grandezza. Parliamo di Lorenzo Romano Amedeo Carlo Avogadro, ovvero il conte Avogadro, nato a Torino il 9 agosto del 1776 e divenuto poi grande fisico e chimico italiano. Un volto particolare, difficile da non notare, che lasciò un’impronta decisa nella storia. Vediamola insieme.

Il mento schiacciato, il naso allungato e la fronte sporgente: considerate che nei ritratti si facevano dei ritocchi, e non banali. Forse allora la bellezza non era la qualità principe del nostro conte. Il conte di Quaregna e Cerreto spiccava però per intelligenza: si laureò a soli 20 anni in diritto canonico, divenendo avvocato da giovanissimo. Non era però quella la sua strada e continuò a sperimentare e a cercare.
Cominciò allora il suo studio della fisica e della matematica: era un portento e lo si vide subito. Nel 1809 iniziò anche ad insegnare queste nuove materie che lo appassionavano, dimenticando la vecchia professione. Si trovava nelle sue nuove vesti di professore presso l’accademia di Vercelli, dove scrisse le sue memorie che contenevano un passo fondamentale della chimica.

Stiamo chiaramente parlando della Legge di Avogadro che, quelli che fra voi hanno intrapreso anche brevemente studi scientifici, avranno sicuramente sentito nominare. L’intuizione del conte era la seguente: “volumi uguali di gas diversi, alla stessa temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole”. All’epoca ancora però non era nulla di eclatante.
Il conte Amedeo sapeva che una verifica e una esaltazione della sua trovata era necessaria. Nel 1811 la inviò così al Journal de Physique, de Chimie et d’Histoire naturelle di De Lamétherie. Ottenne ciò che desiderava: il suo lavoro era riconosciuto e ripubblicato. Il suo nome si iscriveva all’albo dei grandi della chimica poiché la sua legge spiegava come calcolare i pesi molecolari relativi partendo dal peso dei gas (a determinate condizioni).

In chiusura è corretto ricordare come, in onore del conte di Quaregna e Cerreto, ci sia anche un altro concetto importante. Parliamo del numero 6,02214076×1023, vi dice qualcosa? Si tratta del numero di Avogadro ed è una delle sette costanti fondamentali del Sistema Internazionale di Unità di Misura (SI). Il conte alla fine trovò la sua strada e il suo nome ancora oggi campeggia alto nel mondo della chimica.